David Sassoli. La forza di un sogno

Cristiano al servizio del bene comune e del sogno europeo, David Sassoli è stato recentemente ricordato a Trento.

David Sassoli, la forza di un sogno - presentazione a Legnano |

Giovedì 9 marzo al Vigilianum il settimanale Vita Trentina ha ospitato la presentazione del libro “David Sassoli. La forza di un sogno”, invitando l’autore Gianni Borsa – giornalista SIR (e presidente diocesano dell’Ac di Milano) – con la partecipazione di Celestina Antonacci in rappresentanza dell’associazione Rosa Bianca e la testimonianza di Vincenzo Passerini e Michele Nicoletti.
Il libro raccoglie alcuni cenni biografici, la sintesi di approfondimenti documentali, alcune interviste, articoli e discorsi pubblici riferiti soprattutto al periodo di presidenza al Parlamento Europeo (2019-2022).

Politico, giornalista, uomo di fede cresciuto all’ombra del circolo culturale cattolico-conciliare di Paolo Giuntella – da cui nascono le due forti esperienze di cattolicesimo impegnato della Lega Democratica e dell’associazione Rosa Bianca, a cui aderisce convintamente – David Sassoli nel 2009 viene eletto come europarlamentare del PD.
Nel 2014 viene rieletto e diventa vicepresidente del Parlamento Europeo; nel 2019 la campagna elettorale lo riporta in Parlamento Europeo, dove viene eletto presidente.
Muore l’11 gennaio 2022 per la riacutizzazione di un mieloma e negli ultimi auguri di Natale afferma: «La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo ogni forma di ingiustizia.»

Le parole chiave del suo pensiero ed impegno per l’Europa sono integrazione, unità, partecipazione, dialogo, collaborazione, identità europea, sviluppo, crescita, diritti, confronto, condivisione e coesione. La sua presidenza, segnata dal Covid e da un’energico impegno verso i più fragili (famiglie, lavoratori, giovani, donne, bambini, migranti, disabili), è all’insegna della responsabilità e della cura: «al centro dei progetti e della politica, direi al cuore della nostra democrazia, devono tornare due concetti basilari: la persona e la comunità, con i loro diritti, i loro bisogni»; «la disuguaglianza non è né accettabile, nè tollerabile, vivere nella precarietà non è umano, la povertà non va nascosta ma dev’essere combattuta e sconfitta» e «si può progredire solo insieme, all’interno di una democrazia partecipativa.»

A 65 anni dalla nascita del Parlamento Europeo (25 marzo 1957), torniamo a credere che «le regole europee, le regole della libertà, della democrazia, della tolleranza sono le medicine con cui curare i mali del mondo»!

l’articolo è stato pubblicato su Camminiamo Insieme aprile 2023, all’interno della rubrica “Il testimone”